
Un tempo quando una madre non poteva allattare, ricorreva ad una balia od in alternativa ad una azienda zootecnica dove poter trovare degli asini in lattazione per prelevare del latte in sostituzione di quello materno. Al giorno d'oggi, con l'avvento della tecnologia, è più facile reperire in qualsiasi farmacia i latti artificiali in grado di riprodurre la composizione nutritiva del latte materno, sia in termini quantitativi che qualitativi, però non sempre questo è possibile in quanto il fattore scatenante il rigetto da parte del neonato non dipende da fattori composizionali degli elementi nutritivi ma bensì da fattori probiotici quali la ricchezza di anticorpi e di sostanze battericide (come il lisozima) presenti nel latte umano, utili per una corretta crescita del neonato.
A tal proposito il latte di asina, in questi casi ed altri similari, si rivela efficace e utile in quanto la sua composizione nutrizionale è molto simile a quella del latte materno, tanto che sono sempre di più i pediatri che lo prescrivono. Quando i bambini non possono essere allattati al seno o presentano allergia al latte vaccino, tra le varie terapie consigliate, quella del latte d’asina appare la più rispondente alle aspettative, dimostrandosi in grado, non solo di nutrire a basso rischio di allergenicità, ma anche di permettere al neonato di costruirsi un completo sistema immunitario (proprio grazie all’elevata presenza di lisozima e lattoferrina), favorendo la protezione dagli attacchi infettivi soprattutto respiratori e intestinali.
Ormai il processo produttivo della produzione del latte di asina nelle aziende zootecniche è stato abbastanza standardizzato tanto che la filiera produttiva ha divalicato quella classica di una volta è, grazie alla tecnologia, quale mungitura meccanica, è in grado di produrre altri prodotti quali il latte liofilizzato, gelati, crema di cioccolato, latte per cosmesi in più di una variante, saponi, yogurt e altri prodotti in corso di approvazione di brevetti.